LA NOSTRA STORIA-CANOTTIERI AROLO

CANOTTIERI AROLO

LA NOSTRA STORIA


Arolo è un piccolo paese affacciato sul lago Maggiore. La gente viveva (e vive tuttora!!) di lago e con il lago: molti hanno la barca e sono  pescatori e tanti hanno nel sangue la passione per il canottaggio.
Sono passati  più di trenta anni da quel giorno quando un gruppo di appassionati di canottaggio decise di "rifondare" la Canottieri Arolo . Rifondare perchè la società esisteva negli anni 50: poi si spense senza lasciare tracce, se non nei racconti dei personaggi  che in quel periodo avevano gareggiato  in un canottaggio epico ma lontano dai giorni nostri .
Siamo nel 1975: da qualche anno è molto attiva la Pro Loco Arolo che organizza molte manifestazioni nel paese e che è riuscita a riportare  le gare di canottaggio ad Arolo organizzando delle gare promozionali subito dopo i campionati italiani, all' inizio di Settembre .
Alcuni giovani di Arolo remano per altre Società dei paesi limitrofi (Reno, Ranco, Ispra ), con ottimi risultati.
Nasce da qui l' idea di far rinascere la Società, partendo proprio da questi ottimi atleti. I dirigenti della costituenda  società sono le stesse persone che fanno parte della Pro Loco con la quale si condivide anche la Sede Sociale .
Alla presidenza della società viene designato Arturo Riva  personalità molto nota in paese ed impegnato anche nell' amministrazione comunale.
Sulle ali dell'entusiasmo, la società parte con il vento in poppa e i primi anni sono ricchi di successi sportivi: sono tanti i giovani del paese a praticare canottaggio e la gente del paese segue con entusiasmo le attività, le gare.
Con grandi sforzi economici vengono anche acquistate due barche (due joli lariane, a due e quattro posti) neccesarie per allenarsi e per disputare gare. E' subito reso evidente il vero problema: la mancanza di un adeguato ricovero per le imbarcazioni giù al lago. Provvisoriamente dunque vengono sistemate sotto la terrazza del ristorante Belvedere; soluzione provvisoria che resterà tale per una decina di anni (Ci fu un tentativo per la realizzazione di una sede presso la zona di arrivo  del percorso  di gara  sul lungolago di Arolo ma l' iniziativa non andò molto avanti).
Negli anni 1980/81  i gloriosi  atleti, ormai seniores avanzati, che  erano giunti dalle altre società, si concedettero il meritato riposo. La canottieri poteva ora fare affidamento su un gruppo di giovani promesse che non tradendo le aspettative, le permisero di ottenere ottimi risultati .
Purtroppo però negli anni successivi il gruppo  di giovani perse man mano sempre di più di consistenza; anche una buona parte della dirigenza lasciò la società.
Nel 1985  la canottieri venne sfrattata dal portico e trova ospitalità al Sasso Moro  dal Sig. Franco Mascetti che permise ai pochi rimasti di erigere una serra nel suo terreno vicino alla confluenza del Rio Ballaro nel Lago Maggiore. Il trasferimento  ha conseguenze peggiori del previsto: Sasso Moro è in  periferia del paese e quindi la canottieri passò presto in secondo piano tra gli interessi del paese.
Si forma un nuovo gruppo dirigenziale sempre sotto la guida del Presidente Arturo Riva, che riesce a far riemergere la Società: molti ragazzi tornano a frequentare la canottieri e formano  un buon gruppo anche se privo di risultati di prestigio.
Nel 1989 finalmente viene interrotto il periodo di astinenza: un formidabile 4 di coppia ragazzi a Genova Prà taglia per primo il traguardo della sua gara di categoria ai Campionati Italiani. Purtroppo è una gioia che dura pochissimo: l' equipaggio viene squalificato per una misura della barca  fuori dal regolamento. Nasce una diatriba lunghissima sull'imbarcazione  nuova  acquistata a Giugno dello stesso anno. Le teorie sull' accaduto sono varie, complice anche una certa  ambiguità del regolamento, ma di certo per un centimetro l'Arolo perse quella vittoria, che sarebbe stata di sicuro il più bel segno di  un rilancio voluto e sofferto.
Purtroppo i ragazzi di quel quattro, che si sentirono castigati ingiustamente, abbandonarono la pratica sportiva. Non si persero d' animo i dirigenti invece e ricominciarono a lavorare intensamente. Sono gli anni in cui si acquistarono le nuove imbarcazioni, aumentando notevolmente il parco barche.
Nel 1995, per il ventennale dalla rifondazione,  viene organizzata dalla Canottieri  una gara Nazionale ad Arolo all'interno di una  festa di paese di tre giorni sul lungolago. A rendere ancor più unico l'insieme le serate di ballo, evento unico  per il paese .
Tra il 1995 /2000 si alternano annate  ricche ad annate povere di soddisfazioni sportive; la  squadra basata su ragazzi giovani, risente molto della loro incostanza e si assiste dunque a un ricircolo continuo degli atleti. Riemerge anche il problema della sede al lago perchè la precarietà della soluzione del Sasso Moro non permette di realizzare bagni, docce  spogliatoi  e, soprattutto, svolgere un'adeguata preparazione invernale.
Nella primavera del 2000 un tragico incidente stradale porta via il Presidente Arturo Riva, simbolo e riferimento della Società, al quale tutti erano molto affezionati.
A guidare  la Società viene designato Davide Ferretti  già vice Presidente da molti anni, e prima ancora atleta  della canottieri. La canottieri ha al suo attivo pochi atleti e giovani, ma non demorde e riparte proprio da quel gruppo. Si lavora a tutto campo: sportivo, con un buon crescendo di risultati; societario, alla ricerca di soluzioni dignitose per poter svolgere l' attività .
E finalmente nel 2003 ad Eupilio sul Lago di Pusiano, il quattro di punta seniores rompe il ghiaccio e porta a casa il tricolore: si rompe così un  digiuno che durava dal 1981. A seguire la vittoria di un giovanissimo nel singolo allievi. L' emozione e la gioia sono grandi:finalmente il lavoro svolto, ma soprattutto la tenacia con cui lo si è perseguito portano dei frutto.
Sembra essere l' inizio di un nuovo ciclo. E invece nello stesso anno torna il problema della sede : il Sig. Franco Mascetti chiede di lasciare libero il suo terreno , al termine dell' anno in corso. Dopo varie consultazioni con l' Amministrazione Comunale, non trovando nessuna soluzione,  sembra che l'unica strada praticabile sia di chiedere ospitalità al comune di Monvalle. Quest'ultimo si rende  subito  disponibile : sta così per nascere la Canottieri Arolo - Monvalle.
Ma il destino aveva ancora una sorpresa in serba per la coraggiossissima Canottieri Arolo:  a Settembre  la lettura del testamento di un grande appassionato di canottaggio, residente in una casa al Sasso Moro di Arolo cambia  completamente lo scenario. Emilio Timo, questo il nome del benefattore,  lascia la sua casa  in via Al Moro di Arolo al Comune di Leggiuno per farne la sede della Canottieri Arolo.
Finalmente la soluzione definitiva dopo quasi 30 anni di precarietà , restando ad Arolo, paese di origine. Iniziano I lavori di ristrutturazione della casa: c'è grande entusiasmo, cresce il numero degli atleti e si avvicina molta gente desiderosa di aiutare e impegnarsi nella canottieri.
Si conclude così anche la stagione 2004 che segna ancora grandi successi e la conquista di un altro titolo ai Campionati Italiani nel 2 di coppia allievi.Il 30 Aprile 2005  nel trentennale della canottieri, viene inaugurata ufficialmente la nuova Sede della Canottieri. A coronare  un' anno già di per sè indimenticabile, oltre ai numerosi successi durante tutta la stagione, tre ori ai Campionati Italiani  conquistati  nel singolo ragazzi maschile, nel singolo cadetta e allieva femminile, due argenti che sanno di oro e due bronzi.
Nel 2006 sono proprio quei due argenti a trasformarsi in ori, sommandosi a un oro nel singolo junior maschile, a un argento e tre bronzi.
In questo breve racconto di 30 anni di storia di canottaggio ad Arolo,  vengono citati  pochi nomi di persone , eppure questo lungo periodo è frutto dell' operosità di tanti uomini, donne, ragazzi che hanno remato, allenato,  riparto barche,  lavorato in canottieri ed alla festa che da sempre si organizza in agosto in occasione della gara nazionale, tutte persone che  hanno fortemente  contribuito  per la continuità di questa storia  chiamata canottieri Arolo.
Una storia di barche, di remi, di vittorie ;  ma sopratutto di ragazzi, ragazze, donne e uomini, ai  quali è dovuto un GRAZIE di cuore per tutto quello che hanno fatto per la Canottieri.
La speranza è che insieme si  continui questa attività che da una opportunità ai ragazzi ed agli adulti di fare sport , con passione e lealtà il un bellissimo ambiente il Lago Maggiore.


I SOCI FONDATORI

Baldin Pasquale

Besozzi Marco

Brunella Pasquale

Bini Franco

Contini Renzo

Contini Lorenzo

Contini Renato

Contini Luigi ( detto "Biso" )

Costantini Adriano

Costantini Angelo

Del Grande Celestino ( detto "Tino")

Marchetti Giulio

Ossola Eugenio

Petoletti Angelo

Petoletti Enrico

Riva Gianni

Liliana  Pozza Petoletti


(soci fondatori scomparsi)

Contini Pierino

Contini Paolo

Contini Mario ( detto "Minister" )

Dogati Giorgio

Nardi Sergio (Rizzet)

Petoletti Francesco (detto "Biund")

Pastorelli Attilio

Porrini Oreste

Riva Arturo

Vergani Angelo